In tutti questi anni, ecco cosa abbiamo sentito dire maggiormente dalle persone:

“Costa troppo. Con il cielo nuvoloso non si possono usare gli elettrodomestici. Non è efficiente. Ma dopo per smaltire tutti quei pannelli? E’ una truffa. I pannelli inquinano. I pannelli emettono onde elettromagnetiche. Quando piove i pannelli non producono. Abito in affitto e quindi non posso avere il mio impianto”

Chi vuole aggiungere un altro falso mito sul fotovoltaico, si accomodi.

Chi invece ha voglia di farsi un’idea del perché oggi è davvero il momento migliore di sempre per installare un impianto domestico o aziendale, può semplicemente scoprirlo nelle prossime righe in cui elencherò i 10 principali cardini del dibattito generale di oggigiorno sul fotovoltaico.

 

1) Aumenta il valore dell’immobile

Tra gli interventi di riqualificazione energetica, l’installazione di un impianto fotovoltaico è sicuramente una delle soluzioni più efficaci al fine di ottenere un notevole risparmio economico in bolletta. La riduzione consistente dei prelievi dalla rete permette inoltre un aumento dell’efficienza energetica, con la diretta conseguenza della scalata alle lettere che identificano la classe energetica dell’immobile e quindi dell’aumento del suo valore commerciale.

 

2) È un investimento accessibile

 

Gli impianti fotovoltaici sono al giorno d’oggi molto più accessibili a livello economico rispetto a qualche anno fa: si nota infatti una riduzione dei costi che arriva fino al 75%. Il costo di un impianto varia sui 2.000 per quanto riguarda l’ambito residenziale, a fronte dei 6.000 € di una volta; la cifra scende a circa 1.500 euro/kW nel caso di impianti di grandi o medie dimensioni. E lo spazio necessario ad ospitare l’impianto è calato drasticamente al minimo: 15-20 mq di tetto per un impianto residenziale.

 

3) Si può usufruire della detrazione fiscale del 50%

 

L’installazione di un impianto fotovoltaico residenziale per la produzione di energia elettrica rientra nelle opere di ristrutturazione edilizia residenziale che beneficiano di uno sgravio fiscale pari al 50% delle spese sostenute. Le somme sborsate per tale intervento sono quindi deducibili per la metà del fatturato, spalmando la cifra nell’arco di 10 anni.

 

 

4) Le spese vengono ammortizzate in soli 4-6 anni

 

Il ROI, ovvero il ritorno degli investimenti, per l’installazione di un impianto fotovoltaico è notevolissimo: in circa 4-6 anni si può rientrare delle spese sostenute. Facciamo un esempio concreto, quello dell’installazione di un impianto da 4,5 kW, potenza della maggior parte dei contatori elettrici installati in ambito domestico: secondo i costi già evidenziati, comporta un investimento pari a circa 8.000 euro, di cui la metà (4000 euro) detraibile nell’arco di 10 anni grazie allo sgravio fiscale. Il risparmio in bolletta annuo è di circa 950 euro, che vanno a moltiplicarsi in maniera considerevole a seconda delle abitudini di consumo. Detto questo, sommando il risparmio energetico annuale con la detrazione fiscale (950+400=1350), si dimostra come l’investimento rientri al massimo in 6 anni, in una previsione di consumi energetici annuali stabili: è facile ipotizzare come la società odierna preveda un aumento significativo dei consumi elettrici nei prossimi anni e quindi con molta probabilità il ROI del nostro investimento sarà anche più breve considerando pure l’aumento del tasso di inflazione (diminuzione del valore della moneta).

 

5) Il risparmio è garantito e verificabile via app dal tuo smartphone

 

Controllare i dati del tuo impianto fotovoltaico non è mai stato così semplice. Oggi infatti, si possono ricevere statistiche in tempo reale sulla produzione dell’impianto, su possibili malfunzionamenti, sull’inclinazione e addirittura sull’irraggiamento solare, così da essere sempre aggiornato e risolvere le problematiche che si possono presentare addirittura da app per il proprio smartphone.

Pur essendo terminata l’epoca delle tariffe incentivanti, il fotovoltaico permette comunque una riduzione notevole dei costi in bolletta. Ciò avviene fondamentalmente perché si passa da una logica di puro consumo a quella di veri e propri produttori di energia, azzerando la propria bolletta elettrica.

 

6) Richiede una manutenzione minima

 

Se installi i pannelli fotovoltaici puoi quasi scordarti totalmente della loro manutenzione. Infatti basta un solo intervento all’anno per mantenerli puliti e funzionanti al 100%. Per il resto sopportano tutte le intemperie e resistono molto bene all’usura. Dei pannelli fotovoltaici di qualità possono durare fino a ben 35 anni!

Tuttavia la manutenzione è strettamente raccomandata per non trovarsi spiacevoli sorprese di produzione troppo tardi: basta un cavo danneggiato o un pannello malfunzionante per dimezzare la vostra produzione annuale di energia. Per questo motivo, oltre alla pulizia dei pannelli, l’attività di manutenzione ordinaria è vitale e sempre auspicabile come attività di verifica del buon funzionamento dell’impianto. È inoltre buona pratica una tantum verificare la corretta taratura del contatore. L’inverter è la componente più delicata di un impianto fotovoltaico.

 

7) Autoconsumo dell’energia prodotta dal proprio impianto

Il concetto principale che è la ragion d’essere del fotovoltaico: prendere energia dal Sole ed utilizzarla per alimentare la casa.

Solo rileggendo questa frase e riflettendoci bene, si denota l’estrema semplicità di questa tecnologia.

Trovatemi un’altra tecnologia che produce acqua dall’aria o petrolio dal Sole.

 

 

 

8) Contribuisce a ridurre le emissioni di CO2

 

L’installazione di un impianto che produce energia pulita e rinnovabile, oltre a rappresentare un investimento vantaggioso in termini economici, è una scelta che rispetta l’ambiente poiché contribuisce a ridurre lo sfruttamento di risorse naturali esauribili e inquinanti e al contenimento delle emissioni di CO2. Se si installa un impianto fotovoltaico si contribuisce quindi in prima persona al raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica che l’Unione Europea impone a tutti gli Stati membri, Italia compresa. Entro il 2030 è previsto il 40% di riduzione delle emissioni, incremento del 27% della produzione da fonte rinnovabile e l’aumento del 27% dell’efficienza energetica.

Un impianto fotovoltaico domestico equivale da solo ad OTTANTA mongolfiere di anidride carbonica evitate in atmosfera.

 

9) La sua diffusione stimola la ricerca e l’innovazione tecnologica

 

La sempre crescente attenzione per la tutela dell’ambiente ha permesso in questi anni investimenti notevoli nel settore delle energie rinnovabili, sia da parte di governi, istituzioni e autorità, sia per opera di privati e aziende. Un processo continuo di ricerca e innovazione, opportunamente incentivato e stimolato da una domanda in crescita, ha portato a un deciso abbattimento dei costi delle tecnologie del fotovoltaico e a prodotti sempre più efficienti al servizio dell’utente. Installando un impianto fotovoltaico sul tetto di casa, quindi, gli utenti stimolano indirettamente i produttori a creare tecnologie sempre più a misura di consumatore, sempre più intelligenti ma soprattutto sempre più economiche.

 

10) Il parco installato del fotovoltaico italiano è il terzo al mondo per dimensioni, mentre quello sammarinese è nella Top Ten Mondiale per watt/pro capite dal solare.

 

ANIE Rinnovabili ha recentemente certificato che il parco impianti italiani è il terzo al mondo per dimensioni, alle spalle solo di Germania e Cina, ma prima di colossi quali Usa e Giappone. Si stima infatti la presenza nel nostro Paese di circa 648.183 impianti installati con una potenza totale di 18.325 MW. Dai dati di ANIE Rinnovabili emerge inoltre che circa il 60% della potenza installata (circa il 15% sul totale installato nel mondo) è rappresentata da impianti fino a 20 kW: ciò dimostra che le installazioni di fotovoltaico sono prevalentemente di dimensioni medio-piccole. Nello specifico, nel 2014 ‘a farla da padrone’ sono stati gli impianti di piccola taglia del settore residenziale (tra i 3 e i 6 kW): è proprio nell’ambito di questa classe che si è registrata la massima potenza installata, pari a 123,6 MWp.

A San Marino invece come si rileva dal documento “Relazione sullo stato di attuazione del Piano Energetico

Nazionale (PEN 2018-2021 relativamente al 2018 e 2019 anno I e II di vigenza) redatto

dall’A.A.S.S., si evince che la potenza fotovoltaica installata nella Repubblica di San Marino

nel 2019 è di 11,8 MW con un totale di n. 1513 impianti connessi alla rete elettrica pubblica, arrivando ad incidere dell’oltre 20% sulla potenza massima e del 5% sul fabbisogno energetico nazionale sammarinese.

In rapporto alla sua popolazione residente, San Marino si piazza nelle prime posizioni mondiali in relazione alla produzione locale di energia da fonte rinnovabile solare.